Appena
Appena
Basterebbe una lacrima
depositata nel palmo della mano
per annegare il fuoco che ho dentro.
Sarebbe sufficiente un solo petalo
che regge ancora
al primo vento della sera
e una nota in fuga
dal coro composto,
per accarezzarmi il tempo.
Se una parola zittisse
il mare di sabbia,
ne avrei forse abbastanza
per grondare di grazie.
Non un sole, appena una lucciola
e smetterei di annerire.
Non un boato, appena un sussurro
e cederei allo spartito.
Se non una gru, anche una piuma
spiccata da un’ala
e salirei quanto basta
per non tremare col mondo.
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